Detrazione Interessi Mutuo Ristrutturazione

Detrazione Interessi Mutuo Ristrutturazione

Ecco i requisiti e le condizioni principali da rispettare per detrarre gli interessi passivi derivanti da mutui ipotecari contratti a partire dal 1998 per la ristrutturazione edilizia dell’abitazione principale.

Il mutuo deve essere garantito da ipoteca sull’immobile oggetto di ristrutturazione.

La casa che si ristruttura deve essere quella nella quale il contribuente o i suoi familiari intendono dimorare abitualmente.

La detrazione degli interessi passivi per le ristrutturazioni edilizie spetta solo se si è in possesso di un provvedimento di abilitazione comunale da cui risulti che l’autorizzazione riguarda i lavori indicati nell’art. 3, comma 1, lett. d), del Dpr n. 380/2001. Questa disposizione si riferisce agli interventi di ristrutturazione edilizia.

Se manca l’indicazione specifica sul tipo di lavori nel provvedimento comunale, la detrazione spetta solo se il contribuente è in possesso di un’analoga dichiarazione sottoscritta dal responsabile del competente ufficio comunale.

La detrazione spetta per un importo non superiore a 4.000 euro. Questo limite è specificamente menzionato nell’articolo 15 del TUIR per gli interessi passivi relativi a mutui contratti per l’acquisto dell’abitazione principale, ed è probabile che si applichi anche ai mutui per ristrutturazione edilizia dell’abitazione principale [nostra conversazione], sebbene una conferma dall’Agenzia delle Entrate sia consigliabile.

La detrazione è pari al 19 per cento degli interessi passivi e relativi oneri accessori, nonché delle quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione, pagati a soggetti residenti nel territorio dello Stato o di uno Stato membro della Comunità europea ovvero a stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di soggetti non residenti.

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